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L’8 agosto scorso l’Officina delle Culture “Gelsomina Verde” di Scampia (Napoli) ha ospitato l’evento di lancio di “(PRO) Pulsioni Digitali: comunità, formazione, lavoro”, un progetto che punta a rilanciare le competenze digitali di oltre 600 persone tra Campania, Puglia e Calabria. Un’iniziativa molto partecipata che ha visto la presenza di oltre 60 persone tra beneficiari, partner di progetto, figure istituzionali quali il Garante dei detenuti della Regione Campania e di tante realtà associative che lavorano sul territorio di Napoli.
Durante la mattinata diverse le storie che si sono incrociate. Quella di una Scampia, che prova a rialzarsi dopo la tragedia del cedimento di un ballatoio di collegamento nella Vela Celeste che ha colpito famiglie e comunità. Quella dei beneficiari del progetto su Napoli, detenuti in capo all’UEPE di Napoli e Caserta, che avranno a disposizione computer, cuffie e postazioni personali per seguire i corsi di formazione basati sullo sviluppo di competenze digitali di base e avanzate. Infine, quella dei tanti attori che operano sul territorio e per il territorio – associazioni, Istituzioni e attori chiave – affinché ci sia una ripresa sociale, economica e lavorativa per tutti.
Scampia, con la sua storia e le sue sfide, è diventata il palcoscenico ideale per lanciare un messaggio di speranza e di rinascita. “(PRO) Pulsioni Digitali: comunità, formazione, lavoro” non è solo un progetto, ma un impegno concreto per costruire un futuro di ripresa per tutti.
Non a caso i primi beneficiari di Scampia sono proprio i detenuti del carcere di Secondigliano, come ha dichiarato il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello: “Il 75% dei detenuti che non ha incontrato, durante la sua detenzione, una cooperativa, un corso di formazione, una progettualità, torna in carcere. Questi sono ponti, fondamentali per il reinserimento sociale.”
Come ha sottolineato anche da Angela Gentile del Consorzio Mestieri Campania: “Un’iniezione di futuro per chi ha tra i 34 e i 50 anni, un’età spesso dimenticata dai grandi programmi, ma che oggi trova in (PRO)pulsioni Digitali‘ un’opportunità concreta per rimettersi in gioco.”
Il progetto, un vero e proprio ecosistema di collaborazione tra pubblico e privato, non si limita a fornire competenze digitali, ma punta a costruire una comunità più coesa e solidale. “È fondamentale creare esperienze positive sul territorio”, ha aggiunto Gentile, “e costruire insieme il tessuto sociale e lavorativo delle comunità.”
I percorsi formativi spaziano dal digitale al professionale, con un occhio di riguardo al reinserimento lavorativo sul territorio. “La nostra missione è che i beni confiscati smettano di essere una moda e diventino veri strumenti di opportunità per i territori”, commenta Ciro Corona, presidente della cooperativa sociale (R)esistenza Anticamorra.
E, parlando dell’esperienza di Scampia, ha aggiunto: “Abbiamo scelto di stare dalla parte dei territori. Questo progetto rappresenta il primo centro polifunzionale costruito dal basso, senza fondi pubblici. L’idea di avviare corsi di formazione, a partire dai detenuti, per offrire loro strumenti di riscatto è ciò che ci ha spinto a partecipare.”
Biblioteche, presidi di cultura, aggregazione e innovazione. Anche grazie al supporto delle Ideas Box, tecnologia sociale che facilita l’accesso non solo alle risorse culturali ma anche alla formazione gratuita, al networking e all’inserimento professionale.
In contesti come quello di Scampia, le biblioteche diventano veri e propri centri di rigenerazione. Così spiega Ilaria Gaudiello, Direttrice di Biblioteche Senza Frontiere Italia: “Il progetto ‘(PRO)Pulsioni Digitali’ vuole rivitalizzare il tessuto socio-economico, portando le persone in biblioteca non solo per formarsi, ma per trovare una comunità di riferimento, rimettersi in gioco e pianificare il loro futuro professionale.”
Anche Giuseppe De Righi, dell’Associazione Rete delle Reti, conferma l’importanza del ruolo delle biblioteche: “Vogliamo che diventino il cuore pulsante della comunità, luoghi dove scambi culturali e crescita personale si intrecciano con l’acquisizione di nuove competenze, soprattutto digitali, per offrire opportunità reali a chi è in difficoltà.”
Il progetto “(PRO) Pulsioni Digitali: comunità, formazione, lavoro”, selezionato e sostenuto da Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale è sviluppato da Biblioteche Senza Frontiere Italia in partnership con Rete delle Reti. L’iniziativa può contare sul coinvolgimento, non solo della Cooperativa Sociale (R)esistenza, ma anche del Sistema Bibliotecario Lametino e di Regione Puglia.
Partito in Campania da Scampia, il progetto sarà inaugurato tra settembre e ottobre 2024 nelle altre due regioni di intervento, in Calabria (Lamezia Terme) e Puglia (Trani).
Per maggiori dettagli sul progetto e le modalità di iscrizione ai corsi:
www.bibliotechesenzafrontiere.it/pro-pulsioni-digitali-comunita-formazione-lavoro/